mercoledì 5 dicembre 2012

Diretta testuale conferenza Walter Mazzarri su Napoli-Psv

Per Dossena: l'avversario ai sedicesimi: "L'insidia può capitare in un qualsiasi accoppiamento. Abbiamo visto il Dinpro nel nostro girone. Possiamo comunque dire la nostra anche se il gap con le top dell'estero si sente ma noi siamo il top per quanto riguarda l'Italia. Abbiamo visto il City che è rimasto fuori dalla Champions e anche dall'Europa League".
Le condizioni di Goran Pandev: "Fino a ieri stava bene, ho in mente alcune staffette, speriamo che non ci siano ulteriori sorprese. Dovrebbe venire in panchina per poter entrare ed avere un buon minutaggio".
Possibile cambio modulo di Stramaccioni: "L'Inter sta facendo grandi cose con la difesa a tre. Hanno giocatori come Cambiasso, Milito ed altri che hanno vinto tutto e in queste partite danno quel qualcosa in più. In queste gare hanno un'esperienza importantissima".
Mazzarri sulle gerarchie: "Inizialmente Behrami giocò in Europa League, poi fece bene ed iniziò a giocare in campionato.Non è detto che delle situazioni sono ferme e non possono cambiare. Dossena è al mio fianco, lui ha giocato meno ma alla fine è venuto fuori ed è in concorrenza con Zuniga che si sta confermando come uno dei migliori esterni europei. Ma è chiaro che appena Zuniga calerà di forma io posso contare su di lui. Gliel'ho detto di persona e lo ribadisco pubblicamente".
Per Dossena sulle difficoltà delle rotazioni: "Noi andiamo in campo per vincere, nessun giocatore è uguale ad un altro, ci sono alcuni più bravi ma chi va in campo cerca di dare il proprio meglio ed è per questo che la partita dell'Inter si può preparare avendo già raggiunto la qualificazione. Giocare ogni tre giorni è diverso che avere tutta la settimana, ci sono state tante critiche ma alla fine ha sempre avuto ragione Mazzarri. Personalmente mi sono sempre sentito importante, chiederò di cambiare squadra solo quando non avrò più quella rabbia che mi possa permettere di dare il massimo .Per ora mi sento importante come Cavani".
La crescita di Hamsik ed Inler: "Dipende da fattori. Non bisogna trascurare la crescita generale della squadra. Inler ad esempio veniva da Udine, forse aveva bisogno di un ambientamento diverso venendo in una realtà di questa importanza. Hamsik è un campione, sta crescendo ulteriormente e lo vediamo ad ogni partita".
Per Dossena: questa qualificazione la senti anche tua? "Sicuramente. Era un nostro obiettivo e averla raggiunta con un turno d'anticiopo permette al tecnico di lavorare anche con una serenità diversa. Girano le scatole a perdere in allenamento, figuriamoci in Europa, di fronte al nostro pubblico".
La formazione: "Ve la dico tutta: Rosati, Uvini, Fernandez, Campagnaro; Maggio, Dzemaili, Donadel, Dossena; El Kaddouri, Vargas, Cavani".
Il presidente De Laurentiis ha dichiarato che il Napoli punta al massimo? "Il presidente ha detto che andremo avanti gara dopo gara, cercando di fare il massimo, poi altre cose le interpretate voi. Al di là di tutto, io vedo i ragazzi che hanno un'altra tranquillità. La squadra è cresciuta e rispetto all'anno scorso alla stessa giornata abbiamo dodici punti in più". Dossena: "Abbiamo iniziato questo percorso in estate, facendo grandi cose, dopo la gara col Milan sembrava tutto da buttare invece ci siamo ripresi. Col mister badiamo al sodo, lavoriamo per raggiungere il massimo. Questa piazza non è facile, ma riusciamo ad esprimerci grazie ad una diga che ci protegge. A maggio finirà il nostro percorso, a marzo aprile soltanto capiremo dove possiamo arrivare".
Cavani ha chiesto di giocare, cosa significa avere un giocatore così? "L'ho accontentato perchè ha una fisicita diversa dagli altri. Cavani se non si allena o non gioca facendo certi movimenti, la gara seguente gioca peggio. E' chiaro che la gara importante è con l'Inter, ma lui è uno dei pochi che gli fa bene giocare".
Con quale spirito si prepara una sfida che non ha importanza considerando l'imminente sfida con l'Inter? "Io sono due-tre anni che dico che le Coppe portano via punti a squadre che non sono abituate, ora anche Stramaccioni ed altri allenatori finalmente lo dicono. La nostra esperienza ci ha portato a fare delle scelte che spesso sono sembrate non giuste ma hanno pagato ed abbiamo dodici punti in più. Non penso che siano tutti dovuti alla Champions, è chiaro, ma anche alla crescita della squadra. Io ho sempre dato la mentalità ai miei di pensare domenica dopo domenica. Domani abbiamo una immagine internazionale da difendere e anche la società deve valutare diversi giocatori e c'è curiosità per vedere come si comporteranno degli elementi ed anche dei co-titolari che saranno in campo".

Nessun commento:

Posta un commento