martedì 11 dicembre 2012

Miccoli e l'orgoglio meridionale:"Lo scudetto lo vincerà la Juve, ma io tifo per il Napoli"

L'attaccante del Palermo, Fabrizio Miccoli è intervenuto alla trasmissione "Undici" su Mediaset, raccontando il suo futuro, i suoi idoli e la preferenza scudetto in Italia per il campionato 2012-2013.

Ecco l'intervista rilasciata dal capitano del Palermo: “Non farò l’allenatore, sono uno che perde facilmente la brocca e così andrebbe a finire che farei una partita in panchina e cinque fuori. Per altri due anni voglio ancora giocare, poi si vedrà.”

Il capitano del Palermo, a proposito del momento che sta vivendo la squadra rosanero, dichiara: “Tolta la partita contro la Roma, dove non siamo proprio scesi in campo, abbiamo sempre fatto bene e il problema è proprio questo: giochiamo bene, ma raccogliamo poco. Forse ora, siccome abbiamo bisogno di punti, è arrivato il momento di giocare un po’ meno bene ma di vincere qualche partita.”

Fabrizio Miccoli prosegue parlando degli idoli, calcistici e non, che ha avuto durante la sua carriera:
Il primo è Maradona: non so se sia più forte di Messi, di sicuro è il più forte della sua era. Ho ancora il suo orecchino, che ho comprato ad un’asta: l’ho fatto perché speravo di incontrarlo e conoscerlo di persona, ma per ora mi terrò il ricordo. Dopo di lui il mio giocatore preferito è Romario, perché ha caratteristiche simili alle mie. Per quanto riguarda i personaggi extracalcistici, mi rispecchio in Che Guevara e non sono dispiaciuto del tatuaggio, che lo raffigura, che mi sono fatto. Ma non per una questione politica: mi piace il personaggio.

A proposito delle esperienze più importanti della sua carriera, l’attaccante del Palermo dichiara: “Della Juve ho un ricordo bellissimo: è stato un anno speciale, ho giocato assieme a dei campioni e, anche se poi io e la società abbiamo preso strade diverse, il ricordo che ho è piacevole. Il Benfica è la squadra che, assieme al Palermo, mi ha dato più soddisfazioni, facendomi giocare anche la Champions. Poi, ovviamente, Palermo: dopo Lecce è la mia seconda casa, ho dato tutto a questa maglia e la città mi ha sempre sostenuto. In Nazionale forse avrei potuto fare di più, ma sono convinto che ognuno abbia ciò che si merita: l’unica cosa che mi è dispiaciuta è che l’ultima volta che sono stato convocato ho segnato e poi, senza che io ne conosca il motivo, non mi hanno più richiamato. L’allenatore più importante? Senza dubbio Cosmi: è quello che mi ha lanciato nel grande calcio e , al di là dell’allenatore, ce ne sono pochi di uomini come Serse.”
Infine, quando gli viene chiesto un pronostico sulla possibile vincitrice dello Scudetto, Miccoli risponde: “L’Inter non mi ha impressionato tanto, mentre la Juventus l’ho vista diversa: non so se può ammazzare il campionato, ma sicuramente è la favorita numero uno. Penso vincano i bianconeri, ma io tifo per il Napoli: è una squadra del sud, sarebbe bello vedere festeggiare i tifosi e tutto l’ambiente.”

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