domenica 9 dicembre 2012

Tre nuovi tenori per fare risultato a Milano, due guerrieri Svizzeri per tappare ogni varco a centrocampo

 
Una notte alla “scala” del calcio. Una notte piena di stelle dove i tre Tenori azzurri dovranno “cantare” benissimo se vorranno che il Napoli resti la vera anti-Juventus. Per stasera contro l’Inter, Mazzarri ha scelto nuovamente Hamsik, Insigne e Cavani per vincere la terza partita consecutiva in campionato. Pandev, che si è ripreso definitivamente dal problema alla caviglia, partirà dalla panchina per cercare nella ripresa di cogliere di sorpresa i suoi vecchi compagni. Non sarà una partita da dentro o fuori ma una sconfitta del Napoli potrebbe creare non poche difficoltà all’interno di tutto l’ambiente partenopeo. Un ko contro una diretta concorrente al titolo, prima di tutto farebbe perdere il secondo posto, e poi evidenzierebbe le difficoltà di una squadra che nei momenti importanti viene sempre meno. Servirà un Napoli diverso da quello visto all’opera allo Stadium contro la Juventus. Si dovrà cercare in tutti i modi di fare la partita e dimostrare all’avversario la propria forza. Solo in questo modo si potrà portare a casa un risultato prezioso per la classifica ma soprattutto per il morale. Vincere a San Siro contro l’Inter definirebbe finalmente le gerarchie per la vittoria finale dello scudetto. Entrambe le formazioni si affronteranno conoscendo già il risultato della Juventus impegnata a Palermo. Dovesse pareggiare al Renzo Barbera, la Vecchia Signora resterebbe a -3 da Cavani e compagni e a -5 dai nerazzurri. A quel punto sia Napoli che Inter scenderanno in campo ancora più motivati: gli ospiti per agguantare il primo posto, i padroni di casa per portarsi nuovamente a due lunghezze dalla capolista e superare gli azzurri di un punto. In caso di successo dei bianconeri la posta in palio sarà ancora più alta per le duellanti del Meazza poiché anche un pareggio favorirebbe la Conte band. Mazzarri è sicuro di aver preparato bene questa partita. A differenza di Stramaccioni, che ha rilasciato la solita intervista di vigilia, il tecnico toscano ha preferito restare in silenzio. Non ha voluto far conoscere le sue sensazioni per una partita che potrà dire seriamente di che pasta è fatta la sua squadra. Il tecnico romano ha elogiato il Napoli invitando i suoi ad evitare di diventare vittima di un’avversaria che è pronta a sfruttare al massimo i propri difetti. Non ha cambiato formazione Mazzarri. Ha preferito affidarsi agli stessi vincitori della partita con il Pescara fatta eccezione di Mesto. Al posto dell’ex genoano giocherà Maggio. L’esterno vicentino manca come il pane al gioco del Napoli. Proprio non riesce a riprendersi da un momento di pausa che sta durando da un bel po’. Giovedì ha giocato con il Psv per ritrovare i giusti minuti nelle gambe ma non ha convinto più di tanto. La speranza è che stasera possa finalmente far vedere le qualità di un calciatore che si è conquistato un posto da titolare anche in Nazionale. Tutto su Hamsik, Insigne e Cavani, dunque. Spetterà a loro tenere in apprensione la difesa rimaneggiata dell’Inter. Senza Samuel (squalificato), i nerazzurri avranno un bel po’ di problemi a fermare il Matador. Ma servirà anche la qualità di Lorenzinho e Marekiaro per punire Handanovic. Lo slovacco si era fermato venerdì per una lieve influenza ma ieri si è ripreso e quindi sarà regolarmente al suo posto. A supportare il gioco dell’attacco ci sarà Inler. Re Gokhan è diventato la vera luce del Napoli e, forte dei tre gol segnati in due gare consecutive al San Paolo, stasera vorrà essere nuovamente protagonista. A mordere le caviglie di Gargano, Zanetti e Cambiasso ci sarà Behrami. Lo guardia svizzera di Mazzarri avrà il chiaro compito di fermare tutte le azioni degli avversari cercando poi di far ripartire Hamsik. Servirà anche la creatività di Zuniga sulla sinistra per trovare gli spazi giusti per far inserire gli attaccanti. Gamberini, Cannavaro e Britos avranno l’arduo compito di tenere lontano da De Sanctis campioni del calibro di Cassano, Palacio e Milito. Avversari di tutto rispetto che potranno essere letali alla prima distrazione.

(di Salvatore Caiazza, Il Roma)

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